sabato 22 giugno 2013

Dignità

L'anniversario della strage di Capaci e la morte di Don Gallo, una concomitanza significativa, densa di contenuti e di stimolanti riflessioni.
Da una parte il ricordo, triste, di un attentato orribile contro chi aveva, in prima persona, combattuto la mafia, che aveva dedicato la propria vita, fino a perderla, al nobile fine di liberare la Sicilia e l'Italia da un cancro insidioso che prendeva tutti, a partire dagli ultimi.
Dall'altra la scomparsa di una persona che aveva dedicato la propria vita agli ultimi, col fine di liberarli dalla propria condizione di inferiorità sociale e inserirli, riconsegnando loro la dignità.
In questa società violenta e incapace di trovare una condizione di equilibrio, ci sono persone che hanno coraggio di affrontare il male, che hanno voglia di contribuire personalmente a migliorare le condizioni sociali; spesso sono anche contestate in quanto controcorrente, contro dogmi nati nel passato che nessuno ha voluto aggiornare o adattare alle nuove necessità del mondo attuale.
La dignità dell'uomo è sempre in pericolo, il mondo continua ad essere manovrato per gli interessi di pochi in nome del dio denaro, una situazione che non è cambiata, nella sostanza, rispetto al passato, anche lontano, si è solo trasformata ad adattata ai tempi.
Il mondo era e continua a essere popolato da una massa di poveri enorme, i quali non riescono a conquistare la propria dignità, in moniti lanciati da chi si vuole occupare di loro sono  inascoltati causa un senso di indifferenza generale, la stessa che c'era in passato, in questo la società non si  è affatto evoluta.



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