giovedì 17 novembre 2011

Pensiamoci

E' ormai chiaro che il mondo contemporaneo è basato su sistemi plutocratici dove le potenti lobby, le multinazionali, gli speculatori, le associazioni segrete nell'ombra ingeriscono nei sistemi politici determinandone le decisioni governando, di fatto, il mondo.
E' la prevaricazione dell'economia reale, basata sul lavoro umano, la produzione e i commerci, è la prevaricazione di quella democrazia liberale che con il sangue ci eravamo conquistati; i governi sono in balia di un sistema finanziario globale che con prepotenza influenza le decisioni dei governi dei popoli, dov'è finita la volontà popolare, dov'è finito il concetto di libertà, dov'è finito il diritto di un popolo di governare ed adottare le scelte ritenute più giuste per lui stesso? E' possibile che siano i banchieri e le lobby a decidere come dobbiamo vivere?
Di questo sistema plutocratico e ipocrita un' infinità di cose noi non sappiamo nulla, nè ne dobbiamo sapere nulla, ci vengono raccontate altre cose da parte dei mass media asserviti al potere economico, politico e oscuro, che devono suscitare in noi reazioni emotive che ci distraggano dai problemi reali, che contribuiscano a creare in noi una confusione mentale tale da non comprendere quale sia il bene e quale sia il male, che cosa stia realmente succedendo.
Noi, piccoli, inermi, ascoltiamo e leggiamo tutto quello Loro vogliono che noi sappiamo, noi che il potere non l'abbiamo.
Siamo definitivamente passati da un sistema politico-sociale ad un sistema politico-economico, come dire "si vive per mangiare" invece di "si mangia per vivere".
E' molto pericoloso cambiare i punti di vista quando coinvolgono le sorti di milioni di persone, è assurdo che operazioni finanziarie che di facciata vengono motivate per sostenere imprese e promuovere sviluppo, siamo in realtà il frutto di accordi oscuri finalizzati ad arricchire chi è già ricco, decisi da lobby e società segrete.
I mostri finanziari stanno distruggendo tutti noi, le nostre economie, noi che alla mattina ci alziamo per andare a lavorare e guadagnarci il necessario per vivere, che stiamo cercando un lavoro e non lo troviamo, che stiamo studiando con fatica per avere un posto nella società, che chiediamo soltanto di vivere in pace e in salute, che non ci interessa essere ricchi se questa ricchezza è frutto di disonestà.
I popoli devono riprendere la propria sovranità, preservare la propria economia, bisogna arginare la plutocrazia che selvaggiamente si sta impossessando di tutti noi, l'uomo deve riappropriarsi di sè stesso a partire dal concetto che "il denaro è una sua invenzione".
Pensiamoci.

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