lunedì 30 gennaio 2012

Desiderio

Leggere, informarsi, criticare, discutere: in questi modo si può capire ciò che abbiamo intorno a noi, l'esercizio mentale è sale della vita, elemento indispensabile per acquisire consapevolezza del mondo e comprenderne l'essenza.
La conoscenza deve essere un desiderio per noi stessi, una spinta a rinnovarci, ma cosa si intende per desiderio?
Il desiderio è l'aspettativa di godimento di qualcosa, se il qualcosa è il sapere saremo sempre e comunque spinti da una pulsione interna che ci porti al soddisfacimento del bisogno di conoscenza, anzi si considera che il soddisfacimento del desiderio sia già passato quando inizia e, nel mentre, si riaccenda il desiderio per ciò che vogliamo dopo, se succede questo, noi avremo sempre sete di sapere che ci terrà sempre pronta la mente a nuove conoscenze.
Nella società contemporanea si sta notando un calo generale del desiderio, l'uomo sembra assuefatto dagli ormai infiniti stimoli esterni che lo raggiungono: ogni cosa sembra virtualmente disponibile, pertanto l'assenza di aspettativa fa venire meno il desiderio, ingrigendo la vita nella monotonia.
La condizione per evitare questo è insita nella capacità di selezionare gli infiniti stimoli esterni ascoltandone solo poche voci: quelle che meglio soddisfano le nostre aspettative, tra queste è indispensabile cogliere quelle che ci possono migliorare culturalmente, che siano in grado di aumentare il nostro sapere al fine di affinare la capacità di giudizio critico su vari punti di vista e questo significa, sostanzialmente, apertura mentale, uscita dal microcosmo personale, capacità di analisi e buon senso.
Per queste ragioni è importante nutrire il nostro intelletto, sempre, con il desiderio costante di sapere, magari indotto dalla semplice curiosità, il nostro cervello è un qualcosa di perfetto, capiente e sfruttabile, la media umana di sfruttamento del nostro cervello è pari a solo ad una piccola porzione, un vero peccato!
Un importante strumento intellettuale è la lettura, da sempre.
Da quando l'uomo fu in grado di codificare la propria lingua in grafia, sentì il bisogno di trascrivere il proprio pensiero, di registrare ciò che diceva: era la fine della tradizione verbale, ogni scibile era per sempre memorizzato e poteva quindi essere diffuso ad altri uomini con la lettura.
La scrittura è l'unico e intramontabile mass media dalla notte dei tempi fino ai giorni nostri dove invece c'è un mondo che legge poco: oggi c'è un pregnante bisogno di rieducare alla lettura, in questo mondo digitalizzato e veloce è ancora estremamente importante avere in mano un libro, immergersi in esso e assorbire ciò che contiene al fine di appagare quel desiderio di sapere che favorisca l'esercizio mentale, unico e reale sale della nostra vita.




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