lunedì 13 febbraio 2012

Grecia

La Grecia della filosofia, della democrazia, dell'arte: questa è la Grecia che noi abbiamo studiato nei libri di scuola, una terra affascinante il cui popolo antico aveva fondato gli assiomi della società moderna.
Dopo il suo passato antico, quello classico, glorioso, la Grecia è stata dimenticata, per secoli.
Se ne ricordò Mussolini che voleva "spezzarle le reni" e ci è tornata in mente oggi, tragicamente, a causa della sua gravissima situazione economica.
Oggi e ormai da tempo, si parla sempre di Grecia, del suo rischio "default", fallimento, una parola orribile che fa trasparire disperazione, negazione del futuro, azzeramento, tutti i partners europei, Italia compresa, la stanno guardando dall'alto in basso, diffidenti e timorosi per le conseguenze che potrebbero derivare dalla bancarotta greca.
Ma fino adesso che cosa era la Grecia per noi, in generale?
Una meta turistica, conveniente, prima, con la Dracma, ancora più conveniente, con un particolare riguardo alle isole, si perché per la maggior parte dei casi la Grecia viene ricordata per le isole nelle quali vivono solo il 5% dei greci; ma se si chiede chi sono veramente i greci, pochi risponderanno di conoscerli, se non forse per il Sirtaki o per il cambio della guardia degli Euzoni ad Atene o altre cose da gite organizzate.
La Grecia, stato membro a tutti gli effetti dell'Unione Europea, è sempre stata in disparte, isolata dal resto d'Europa causa la sua posizione geografica stretta tra la Turchia e la ex Jugoslavia, nel suo silenzio, nel tempo, ha subito la dominazione turca, vissuto sanguinose guerre civili e dittature, fatti storici che hanno inciso profondamente sull'assetto sociale e politico greco.
Ma, alla fine, dei greci se ne sa poco, questo è il problema, perchè del popolo greco tutti hanno avuto completa disattenzione, sempre.
Il greco è persona orgogliosa e dignitosa, come pochi altri popoli dell'Europa, ho avuto modo di viaggiare in Grecia da nord a sud, ho visto paesi molto poveri dove però la gente non perdeva la propria dignità, si perchè  i greci per la maggior parte non sono mai stati ricchi, il tenore di vita è sempre stato basso, non è una novità di oggi, per questo sorge spontanea la domanda ma chi ha mai pensato veramente ai greci?
La Grecia moderna è sempre stata governata da persone indegne anche dopo il 1974, quando l'oligarchia prese il posto della dittatura; al potere andarono governanti corrotti sostenuti da personaggi  spinti solo da fame di ricchezza e interessi personali, a scapito del popolo greco.
La Grecia è una nazione che non ha un'industria propria, la maggior parte delle attività imprenditoriali sono concentrate ad Atene e Salonicco, per il resto sono armatori e operatori turistici, ma chi gestisce queste attività non hai mai pensato alla sua patria evadendo indiscriminatamente le tasse, corrompendo funzionari pubblici, deturpando l'immagine della Grecia, un'oligarchia potente e insidiosa che con le sue speculazioni ha portato la nazione verso il baratro.
Il popolo greco sta adesso pagando pesantemente tutte le conseguenze provocate da quell'oligarchia e tutto questo è molto triste, i greci non meritano questo.
Il popolo greco, quello dei restanti 9.900.000 cittadini greci, è tutt'altra cosa e saranno loro con la loro forza e l'orgoglio che li contraddistingue a salvare la Grecia, cosi come fecero nel passato con la cacciata dei turchi e la proclamazione dell'indipendenza.
In Grecia ho incontrato persone colte, gentili e orgogliose che hanno diritto a pieno titolo di sentirsi europei e non venir relegate ad un popolo di serie B  per colpa di indegni governanti, ma anche l'Europa dovrà fare la sua parte perchè l'Unione Europea deve tornare ad essere strumento di cooperazione ad aiuto fra i suoi popoli e non soltanto un'insindacabile imperio di troike e burocrati di Bruxelles.


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