lunedì 10 ottobre 2011

Siamo tutti uguali

Vorrei urlare in mezzo ad una strada per far capire che tutti siamo uguali, sette miliardi di individui siamo su questo pianeta, sempre in aumento; l'uomo moderno ha alle spalle 200.000 anni di storia  eppure, nonostante la sua evoluzione, la sua crescita intellettuale, non ha capito ancora di non ripetere gli errori del suo passato: utopia, si, utopia, in un dibattito infinito che non trova soluzioni per i grandi problemi in ogni tempo, non è bastato il tuffo nel futuro per annullare i problemi che c'erano in passato, non è bastato un secolo, quello appena trascorso, dove era prossimo il rischio dell'autodistruzione con le armi atomiche, siamo rimasti fondamentalmente primitivi: un individuo trova ancora giustificazione nel prevaricare l'altro, non c'è uguaglianza. E' la natura umana, viene giustificato, è la genetica, è il nostro essere "umani", ma non è cosi: diffidenza, egoismo, potere, cattiveria, tutto viene strumentalizzato per soggiogare, eludere ciò che constentirebbe di vivere in un mondo senza sofferenze o con meno sofferenze, ma nulla è valso per far capire all'umanità che ogni singolo individuo non può essere privato dei suoi diritti fondamentali come la libertà e non può essere discriminato per la sua razza, il suo sesso o per altro ancora, per questo vorrei urlare per strada per far capire a tutti che siamo tutti uguali, che la nostra vita è limitata, che tutto il nostro egoismo avrà una fine, che il lato oscuro di noi stessi non dovrebbe tramandarsi!
Invece tolleriamo che un bambino di neanche quattro anni chieda l'elemosina per la strada, che una persona che sta male non venga soccorsa, che ci siano stati dove sistematicamente vengono violati i diritti umani, che ci sia una grossa parte di questa Terra che soffre, ogni giorno, ogni ora, mentre noi scartiamo il cibo solo perchè non ci piace, ci facciamo inghiottire dal consumismo affondando nello spreco, evitando di curarci di chi soffre vicino a noi o di chi ha meno di noi.
Il bene è gratuito, ma tanta, troppa gente, lo ritiene una merce di scambio, perchè uno si sente superiore all'altro, perchè non c'è l'umiltà ad ammettere che siamo tutti uguali e che ogni sorta di discriminazione va comunque condannata.

1 commento:

  1. No, non siamo tutti uguali e mai potremmo esserlo.
    Dall'uomo delle caverne, per l'uomo moderno sono cambiate le tecnologie, solo quelle secondo il mio modesto parere.
    L'animo umano si nutre dell'antica corteccia del cervellino primitivo, cioè è l'istinto che lo guida.
    La ragione ha poca presa, viene scalzata dall'istinto che prevarica tutto. Anche le persone più buone e razionali sottopongono altri al loro volere di tornaconto. Opprimono il prossimo anche mostrando amicizia e attaccamento.
    In tutto prevale l'egoismo, E' difficile staccarci dal proprio io. E' difficile metterlo a tacere. Tutto è un tornaconto a favore di se stessi.
    Cristo si è incarnato per farcelo capire, ma il nostro corpo materiale vale più di tutto. E' immobile il nostro volere, è immobile perché l'egoismo è più forte e vince sempre.
    Se riuscissimo a superare il diktat dell'istinto il nostro mondo tornerebbe ad essere l'Eden.

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