mercoledì 9 maggio 2012

Rinascere

Scrivere... scrivere è l'unico modo per destare gli animi; tramite i giornali si fece il risorgimento, anche quella volta la comunicazione fu essenziale in un mondo senza radio o altri mezzi di comunicazione di massa.
Oggi c'è il web che seppur ormai strasfruttato per ogni cosa è un grande e prezioso veicolo di informazione immediata, bisogna sfruttarlo ancora di più per questo, perchè con esso si possono diffondere idee nuove che muovino le coscienze e facciano capire a tutti che ancora si può cambiare la nostra società, non è passato il tempo.
Nessuno intende fare rivoluzioni ma è possibile concretamente voltare pagina, se lo si vuole sarà possibile; il volere è potere, stagnare in una situazione come quella che stiamo vivendo oggi è inaccettabile, dobbiamo tornare a vivere, produrre, lavorare; siamo o non siamo una repubblica fondata sul lavoro?
L'Italia si sollevò da una guerra rovinosa, gli italiani si rimboccarono le maniche, tutti, crebbero le fabbriche e si arrivò al boom economico; adesso dobbiamo ricostruire l'Italia non dalle macerie di una guerra, ma dagli effetti devastanti di anni di una guerra basata sulla speculazione e il malaffare. C'è del buono in Italia, sono i cittadini onesti e laboriosi, gli agricoltori, gli imprenditori capaci, tutti strozzati da assurdi vincoli tesi a globalizzare in modo fallimentare un'economia che sarebbe fiorente e competitiva, basti pensare al nostro patrimonio artistico e naturale, invidiato dal mondo e non sfruttato intelligentemente dal punto di vista turistico.
Per far ripartire l'Italia e farla rinascere bisogna spazzar via tutti coloro che hanno fatto politica  amando solo sè stessi e i propri interessi, dimenticandosi di noi cittadini e dell'intero paese.
Se i corsi storici si ripetono e se tutto sarà condito d'entusiasmo forse potremmo tornare ad essere veramente orgogliosi di essere italiani sovrani a casa nostra!


1 commento:

  1. Bene.Sono d'accordo su come svisceri il problema.
    Siamo cittadini volenterosi ed onesti, vogliosi di lavorare, non vogliamo lacci stranieri. Evviva l'Italia e gli italiani. Fuori dall'euro. Lontani dalla Germania, che ci sta soffocando con parametri inaccettabili. Speriamo che torniamo presto ad autodeterminarci come popolo italiano e basta.

    RispondiElimina