venerdì 17 giugno 2011

La musica è il fuoco dell'anima

"La musica è il fuoco dell'anima" è una citazione di Platone che fonde la musica con la filosofia, vuole dirci che l'arte dei suoni diventa un sentimento che con osmotico impeto entra nel nostro ego modificandoci.
La musica, cosi come la conosciamo, viene percepita spesso come un fenomeno artificiale: gli strumenti sono stati creati dall'uomo, la notazione, la melodia, il ritmo, l'armonia, sembrano derivare esclusivamente dall'uomo nel suo immenso bisogno di esternare la propria spiritualità; la musica invece è sempre esistita in natura è solo stata convogliata, catturata, scoperta dall'uomo, da qui trae origine la derivazione divina della musica che già i Greci volevano fosse diretta espressione di un dio.
La musica è stata la protagonista, fin dalla notte dei tempi, di ogni vicenda umana, da qui la sua connotazione di entità eterna ed insostituibile.
Nel passato la musica ha seguito le regole del linguaggio: di nicchia e raffinata per gli altolocati, diversa quella derivata dalla espressione del popolo; la musica è stato strumento di distizione fra i ricchi e i poveri, il musicista era letteralmente reclutato dalla casta nobile come successe a Beethoven, costretto a comporre i suoi capolavori in funzione dei suoi protettori.
La musica, nel passato, non veniva considerata patrimonio dell'umanità, bensì esclusivo appannaggio di pochi, segno del loro potere e del loro prestigio.
Oggi le cose sono cambiate, anche se, tuttavia, la musica non è certamente più vista come essenza divina ma sicuramente come l'arte più poliedrica e trasversale di tutte le arti; la musica è viva, in essa rivivono i suoi compositori rendendoli immortali.
Nel mondo di oggi la musica è spesso, troppo, considerata solo come un prodotto commerciale da vendere e consumare, a prescindere dai suoi contenuti.
La musica non dovrebbe essere veicolata da interessi commerciali nè, tantomeno, dovrebbe essere influenzata solo dalla cultura anglosassone; la musica è nata già di per sè come un linguaggio universale con peculiari caratteristiche di bellezza che spesso, nella musica commerciale, vengono disattese.
Si riscontra sempre più un progressivo allontamento dei giovani dalla musica classica, un vero dramma, questo è dovuto soprattutto al condizionamento della musica commerciale e ad una esigua formazione musicale generale di base; come altre discipline la musica dovrebbe essere più presente nei programmi scolastici al fine di dare una vera e pregnante educazione musicale capace di far riscoprire ed apprezzare un mondo musicale, quello della musica classica, che rischia sempre più di tornare ad essere un interesse di nicchia.

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