venerdì 6 maggio 2011

Fame di energia

Nella moderna società c'è una sfrenata fame di energia, è un appetito costante, senza orari, in questo mondo in eterno movimento,  viziato, assillato.
L'energia, e non solo quella elettrica, è una costante di ogni momento di ogni giornata dell'uomo moderno, milioni e milioni di gigawatt vengono consumati per far vivere la nostra società.
Per produrre questa energia l'uomo sta erodendo delle riserve naturali che la nostra madre terra, pazientemente, nelle passate ere geologiche aveva accumulato, selezionato, preservato; ricchezze che l'uomo ha scoperto si può dire all'ultima ora della sua storia millenaria e che nel  giro però di qualche minuto ha razziato con non comune ingordigia. L'olio di pietra, cosi si chiama, l'oro nero dell'era moderna, una sostanza se vogliamo sgradevole sia nell'odore sia nell'aspetto, che se pur creata dalla natura milioni di anni or sono ha portato l'uomo nel futuro; il petrolio non solo fonte di energia ma elemento base per produrre materiali nuovi, inesistenti in natura. Tutto ciò ha viziato l'uomo, lo ha accecato e non lo ha protetto, preso dall'entusiasmo e dal benessere del consumismo, bisogni secondari sono diventati primari prevaricando ogni logica, senza pensare al futuro, quello reale.
Non si è pensato che quelle riserve naturali potessero forse esaurirsi, che bruciare e trasformare il petrolio avrebbe intossicato l'aria che avvolge il pianeta, avrebbe prodotto rifiuti non biodegradabili e velenosi.
Una petrolio-dipendenza necessaria ma altamente pericolosa per l'intera umanità: il caro prezzo del progresso.
Ma l'uomo si è accorto tardi di quello che stava accadendo, chiuso nel suo piccolo mondo non guardava alla finestra  dalla quale scorgere milioni di bottiglie di plastica galleggiare senza meta nell'Oceano Pacifico o tristi tramonti dove il sole era oscurato da un minaccioso velo di ossido di carbonio.
Quando l'umanità ha preso coscienza dei costi del progresso, si è resa finalmente conto che bisogna rivisitare le fonti energetiche comprendendo che la dipendenza assoluta dal petrolio stava provocando un pericoloso effetto boomerang.
Fonti di energia alternative, riscoperta dei materiali naturali, riduzione dell'uso indiscrimato di prodotti inutili, risparmio energetico, riciclaggio dei rifiuti, rieducazione dell'uomo al raziocinio: è una ricetta che se seguita forse contribuirà a rigenerare il nostro pianeta, la nostra casa in questo immenso universo.
Ma, per esempio, come risparmiare veramente energia?
L'uomo medio, nella sua casa, sappiamo che sta già contribuendo con lampade a basso consumo ed altri espedienti ma....gli altri? Industrie, banche, centri commerciali, edifici pubblici,  tutto ciò, insomma, che è fuori dell'ambito domestico? Nulla! Ogni notte milioni di lampade sono accese per illuminare a giorno edifici vuoti, anche i "grandi" potrebbero cominciare a risparmiare.....sarebbe un ottimo esempio per tutti!


2 commenti:

  1. Lo sai che noi non siamo classificati tra le civiltà di classe 1,2,3? Ad alcuni km sottoterrà abbiamo energia infinita (il magma del mantello) ma non sappiamo sfruttarla. Siamo una civiltà non classificata: ricaviamo energia dai nostri escrementi (il petrolio cos'è dopotutto) e li stiamo anche finendo.

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  2. Il sole, il vento, sono energie alternative naturali e gratuite che l'uomo deve cominciare a sfruttare seriamente e con convinzione. Tuttavia si può dire che qualcosa si muove, basta vedere i tetti di molti edifici, abitazioni private, ma anche campi interi, coperti di pannelli fotovoltaici che producono energia elettrica gratuita, per non dire poi di quelle grandi eliche mosse dal vento, installate in alcune regioni dell'Italia meridionale sferzate costantemente da "Eolo" e che producono energia pulita.
    E qui, ora, la nota dolente non senza un pizzico di sana polemica; proprio nel momento in cui tante piccole e medie aziende stavano organizzandosi nella produzione, distribuzione e installazione, grazie anche e soprattutto agli incentivi statali, il nostro governo ha pensato bene di togliere quegli incentivi, dando così un duro colpo alle aziende, togliendogli ossigeno vitale alla loro sopravvivenza con ovvie ripercussioni sull'occupazione e, incredibilmente, ponendo un freno allo sviluppo di queste importanti fonti alternative.
    Forse perchè questo governo punta sul nucleare? Quali e quanti interessi ci sono dietro?
    Mi vengono i brividi solo a pensarci!

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