domenica 1 maggio 2011

Il bene non fa notizia

Ogni giorno, aprendo un giornale o ascoltando la radio, veniamo investiti da notizie di cronaca nera, dove  il lato oscuro della nostra umanità sembra sempre trionfare su un bene che  appare sempre più raro; la turpe ombra del male sembra coprire ovunque, raffreddando i nostri animi, devastando i nostri sentimenti.
Le somministrazioni di notizie negative che ci narrano dei fatti di cronaca intrisi di sangue e violenza ci riempiono la mente tanto da non farci più vedere il bene; i mass media raramente ci raccontano del bene di ogni giorno, una realtà che solo noi , da soli, possiamo raccontare. E 'assai triste venire a sapere e da soli che al mondo ci sono milioni di persone che ogni giorno, per tutto l'anno, si dedicano agli altri, gratuitamente; che ci sono altettanti milioni di persone che vivono intrisi di onestà e bontà, no: su queste persone non troveremo mai un articolo, anche in ultima pagina, su un giornale, il bene non fa notizia.
Ma è giusto non parlare del bene? Penso che non sia giusto.
Non è giusto che la società non si accorga che tra le sue fila  esistono persone di una bontà infinita, che agiscono in un silenzio altrettanto infinito nella più assoluta modestia, persone che dedicano parte del loro tempo al volontariato, un pilastro che sostiene la nostra società, una mano tesa a chi ne ha bisogno, sempre e ovunque; persone alle quali bisogna dire: grazie di esistere!
No, di loro non se ne parla, fa certamente più notizia un'intervista a chi si è macchiato di sangue e che adesso è diventato scrittore e poi un eroe, mentre il tempo ha fatto dimenticare a noi tutti che quella persona ha distrutto famiglie, vite, sporcato le nostre strade di sangue.
In questo mondo confuso, dove spesso prevale la superficialità e l'indifferenza, forse dovremmo essere più grati verso quelle persone che in umiltà e assoluto silenzio aiutano chi è più sfortunato e contribuiscono alla costruzione di un mondo migliore fondato sul bene gratuito.
Parlare un po' di più di loro forse farebbe vendere meno giornali, ma, sicuramente, diffonderebbe una cultura del bene in questa nostra contraddittoria società.

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